Il tema della folìa
Miguel Lobet - Variaciones sobre un tema de Fernando Sor op. 15

Brahms, Dvořák
Simone Bernardini, Violino
Kim Hye-Jin, Violino
Andreas Willwohl, Viola
Alessandro Natali, Violoncello
Alessandro Commellato, Pianoforte

Brahms, Schumann
Simone Bernardini, Violino
Andreas Willwohl, Viola
Alessandro Commellato, Pianoforte

Beethoven
Simone Bernardini, Violino
Kim Hye-Jin, Violino
Andreas Willwohl, Viola
Alessandro Natali, Violoncello

Schubert, Chopin
Marco Autelli, Pianoforte

Mozart
Kim Hye-Jin, Violino
Andreas Willwohl, Viola
Alessandro Natali, Violoncello
Riccardo Bisatti, Pianoforte

Rameau, Balbastre, Duphly
Carlo Mascheroni, Fortepiano

Incontro aperto al pubblico.
Nell'accogliente location di Ruers, insieme al Team PF22 si parlerà di passato, presente e futuro del Festival, in cerca di idee, suggerimenti e confronto.
Un momento rilassato per discutere assieme di un progetto comunitario.

Bach, Mozart, Beethoven
Gianmaria Bonino, Fortepiano

Scarlatti, Mozart
Carlo Mascheroni, Fortepiano

Bach, Sargenti, Jappelli
Leonardo De Marchi, Chitarra 

Chopin, Liszt, Skrjabin, Rachmaninov
Elia Frittelli, pianoforte
Giorgio Paolo Nicita, Pianoforte

Introduzione a Fortepiano
Leonardo De Marchi

Stančinskij, Chopin
Alessandro Commellato, Pianoforte

L'evento in anteprima di Piedicavallo Festival avrà luogo a PINO TORINESE, presso la corte dell'ex risalita al Planetario, cuore verde della riserva MAB UNESCO. 
Un open air sotto le stelle per presentare il nuovo progetto di Max Casacci: Earthphonia. 
Evento in collaborazione con il Comune di Pino Torinese.

Maurizio Scarpa e Margherita De Palmas ci guideranno in una breve escursione nella natura, in cui suono e corpo diventano motivo di condivisione e riflessione. 
Il ritrovo è al Tempio Valdese (vedi mappa) alle 14h00. 
L'esperienza è a offerta libera.


Oltre alla passeggiata sonora, per l'intero periodo di PIETRE, nella sona dell'Area Free Camping Maurizio Scarpa accoglierà il pubblico in sedute di suonoterapia vibrazionale. 
Il trattamento è a offerta libera.

Percussionista australiano, Guthrie usa strumenti auto-costruiti e oggetti amplificati, oltre a  tamburi e cembali tradizionali, per le sue sperimentazioni d’improvvisazione.
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Luce Clandestina.
In costante tensione, tra atmosfere oniriche e panorami più cupi, i suoi labirintici set riflettono l’interesse verso una dimensione dancefloor più ipnotica e contemplativa, proponendo ritmiche tribali, left-field e sperimentazioni techno. 
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A Hand.
Giuseppe Magistro èj e produttore, conosciuto anche come curatore di Details Sound, etichetta discografica nata nel 2013 e devota alla musica da club e sperimentale.
Nel 2014 debutta con il moniker A HAND rilasciando il mini-album Informations, che si contraddistingue per un suono ruvido inspirato da sonorità noise.
Nel 2018 pubblica Slow Injection EP spostando l’attenzione su una modalità sonora più diretta e club-oriented. 
Dal 2019 al 2021 ha condotto anche mut-o, trasmissione mensile su Radio Raheem che esplora la danza e la musica elettronica contemporanea.
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Black Seed.
Matteo Viani è un musicista e dj di Torino. Il suo progetto Black Seed è basato sulla ricerca e sperimentazione di squilibranti loop e ipnotiche ritmiche tribali. Le sue produzioni sono esclusivamente registrate in live, in questo modo lui riesce a catturare la spontaneità e la naturale evoluzione della sua musica, ricreando scenari oscuri ma pieni di energia.
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Ritmi Naturali.
passeggiata ritmica volta alla riflessione sui cicli naturali attorno a noi e dentro di noi.

Insieme sono 𝙀, progetto realizzato ad hoc per PF22, in cui tematizzano la connessione paradossale tra tatto e astratto, tra manipolazione di oggetti fisici e di finestre su uno schermo. 

Liutaio di professione, Maurizio Foti parlerà del contatto con il suono, della sostanza di questa percezione che troppo spesso viene sottovalutata. Cosa significa ascoltare? Perché è necessario dare importanza all'ascolto?
Con queste domande inizia la rassegna di PIETRE, per lasciare al pubblico di PF22 la libertà di interrogarsi sulla rassegna musicale proposta. 

Direttamente dal Gambia, uno degli storici Dj dei club più underground di Banjul. 
Riti e ritmi tribali, afro music, shake your ass.

Nata dall’esigenza di avere uno spazio proprio dove archiviare musica e lavori grafici del loro collettivo, ma anche e soprattutto per dare spazio ad artisti emergenti e realtà affini, Pho Bho Records è un’etichetta unconventional-club oriented dall’approccio DIY fondata a Bergamo ma che recentemente ha trovato casa nella florida città sabauda/ a Torino. 

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La Salgari Records nasce a Torino alla fine del 2018 con una nuova missione: creare una comunità culturale allargata in grado di coinvolgere produttori del panorama locale e internazionale. L'etichetta e gli artisti interressati mostrano una forte identità comune che coniuga musica e militanza artistica, promuovendo nuovi percorsi di solidarietà nel rispetto della natura e delle culture ad essa legate. 
La musica incoraggia ad amare e rispettare le differenze, purché non si tratta solo di suoni, ma della passione che muove i cuori e le anime delle persone e che ispira a cambiare il mondo in cui viviamo. 

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Poche cose sono lasciate al caso quando si parla di CZN, il progetto ricco di percussioni, dove i ritmi dei prodigi sciamani Valentina Magaletti e João Pais Filipe convergono insieme al produttore Leon Marks. Sebbene l'intuizione gioca un ruolo intricato nei loro risultati, essi sono il risultato di anni di formazione e di fine decisione di fronte a molteplici strade ritmiche da percorrere. Le opzioni non sono così limitate come le decisioni creative da evitare: 4:4 e altri schemi ovvi sono ormai coordinate vietate, così come la batteria tradizionale e le sue limitazioni.

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L'evento è in collaborazione con Torino Jazz Festival Piemonte: biglietti in vendita in loco al costo di 5€

Compositore e polistrumentista francese, costruisce macchine sonore, veri e propri automi musicali, con pezzi del meccano, ingranaggi, motori di vecchi giradischi e oggetti di varia natura in grado di rievocare il suono di strumenti tradizionali come il liuto cinese, il bendir marocchino, il saron giavanese, il koto giapponese e il sansa africano. Definito dal Guardian «mad musical scientist», dagli anni Ottanta a oggi Bastien ha dato corpo a una sorta di orchestra dada con cui ha reinterpretato in chiave fantastica la tradizione concreta e che lo ha portato a collaborare con artisti del calibro di – tra gli altri – Pascal Comelade, Robert Wyatt e Pierrick Sorin.
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Figlio inaspettato fra un intenditore di new age acid, un goth, un etnomusicologo e un amante del dub, Komodo Kolektif ha iniziato a invadere la coscienza degli ascoltatori per la prima volta nel 2017, con l'uscita del loro EP di debutto "Sumantras". Unendo un arsenale di sintetizzatori analogici vintage, gamelan indonesiani e una serie di insoliti strumenti a percussione provenienti da ogni angolo del globo, il buffet sonoro risultante è stato descritto come "dark and bright", "ritual gamelan" e "cosmic space goth". Basti dire che nessuna di queste descrizioni è lontanamente accurata. Una cosa è chiara, il progetto continua a fare musica che sia tanto una colonna sonora che accompagna i cupi ascoltatori nella loro metaforica discesa negli inferi, quanto estasi per coloro che vi prestano uno sguardo luminoso.

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Artista poliedrico di origini colombiane, dalla formazione classica si è spostato nei territori della ricerca creativa e della sperimentazione elettronica.
Dopo due album per il dipartimento musicale di Fabrica, ha pubblicato con White Forest Records e, dal 2019, fa parte della ZZK Records, etichetta che rappresenta l’essenza della scena elettronica latinoamericana e in cui hanno militato anche artisti come Chancha Via Circuito e Nicola Cruz.

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Il concerto è in sostituzione all'evento di Alfio Antico, il quale non potrà presenziare per motivi di salute.

L'evento è in collaborazione con ChamoiSic. 

Andrea Belfi ha costruito negli anni un linguaggio sonoro estremamente personale, basato sulla combinazione di un essenziale set di batteria e di un set di elettronica altrettanto minimale. Belfi si è creato una reputazione come artista solista, anche attraverso le sue numerose collaborazioni con artisti del calibro di Nils Frahm, Mike Watt e David Grubbs.

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L'evento è in collaborazione con Torino Jazz Festival Piemonte: biglietti in vendita in loco al costo di 5€

Di formazione classica, combina elementi elettroacustici ed elettronici. Le sperimentazioni rischiose e la melodia eterea della viola danno forma alle sue produzioni, dove la musica converge verso sublimi paesaggi sonori.
Prima artista della Line Up di Pietre, aprirà le danze della nuova sezione di PF22.

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Musicista polistrumentista, suona afro-jazz, moderna, tradizionale e musica contemporanea. La ricerca costante del suono (sound of elements), lo spinge sempre verso nuove ed interessantissime esperienze nel mondo della musica. 
Valorizzatore riconosciuto degli strumenti tradizionali e specialmente le percussioni, è riuscito a trovare il loro inserimento all’interno degli contesti musicali diversificati.

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Corpo morto: Solo per tamburi con pelle naturale.
"Per accrescere la forza del sacrificio sonoro degli strumenti che gli consentono di lavorare, lottare, viaggiare e nutrirsi, egli si servirà anche dei cadaveri per far cantare i morti. Le loro pelli ricopriranno i suoi tamburi. 
Perché il rito sia efficace [...] è indispensabile che un tamburo, un sonaglio o una campana suonino ininterrottamente per coprire i silenzi del cantore. Bisogna che il sacrificio sia continuo, altrimenti uno spirito malvagio non mancherebbe di far fallire il rito insinuandosi nei silenzi. [...] 
Il re degli strumenti musicali è il tamburo, che deve essere costruito con legno puro o con il tronco di un albero colpito da un fulmine. [...] 
E' il capanno degli antenati ed è considerato un essere vivente, detentore di una grande forza". 

Marius Schneider, Musica Primitiva, 1960, ed. Adelphi, 2018.

Soundcloud

Siamo nel cuore pulsante dell'improvvisazione. I loro spettacoli sono caratterizzati da una struttura di volta in volta in variazione: ogni prestazione si evolve in modo differente.
La ricerca sul suono si concretizza nella scelta dell'allestimento strumentale: un tavolo con piccole percussioni, oggetti e una varietà di frame drums. L'utilizzo di strumenti non convenzionali è elemento caratterizzante dei loro Live Set.

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background.mp4

Via Roma 49, Piedicavallo
Datazione: 1895
Altitudine: 1091 m s.l.m.
45.68893, 7.95618

Via Teatro Regina Margherita, Piedicavallo
Datazione: Seconda metà del XIX secolo
Altitudine: 1100 m s.l.m.
45.68921, 7.95658

Loc. Ravere, Piedicavallo
Altitudine: 1050 m s.l.m.
45.68865, 7.95229

Corso del Piazzo 19, Biella
Datazione: XVI Secolo
Altitudine: 480 m s.l.m.
45.56452, 8.04523

Via Europa, Piedicavallo
Altitudine: 1020 m s.l.m
Via Europa, Piedicavallo
45.68838, 7.95544

Piazza Valz Comin, Frazione Montesinaro 1, Piedicavallo
Datazione: 1910
Altitudine: 1037 m s.l.m.
45.68677, 7.96588

Via Filippo Corridoni, Frazione Montesinaro 29, Piedicavallo
Datazione: 2021
Altitudine: 1060 m s.l.m.
45.68832, 7.96521

Località Selle di Rosazza, Rosazza
Datazione: 1480
Altitudine: 1447 m s.l.m.
45.67655, 7.96106

Luogo raggiungibile attraverso 2 percorsi:
- Da Rosazza (882 m - 1480 m):
Sentiero E31;
- Da Piedicavallo (1037 m - 1480):
sentiero E40.

Frazione San Giovanni 8, Campiglia Cervo
Datazione: Prima metà del XVII
Altitudine: 1020 m s.l.m.
45.65857, 7.99381

Seguire le indicazioni per Andorno Micca e successivamente per Piedicavallo; dopo Campiglia Cervo proseguire fino alla frazione di Valmosca, superato il ponte girare a sinistra e continuare fino al Santuario.

Via Roma 2, Rosazza
Datazione: 1922
Altitudine: 895 m s.l.m.
45.67525, 7.97905

Loc. Bielmonte 9a, Piatto
Datazione: 1956
Altitudine: 1616 m s.l.m.

Luogo raggiungibile in seggiovia monoposto oppure attraverso 2 percorsi:
- sentiero identificato con segnavia arancioni, partendo presso il bar “La Panoramica [durata: 20 minuti];
- sentiero identificato con segnavia gialli, partendo presso il “Piazzale 2” [durata: 20 minuti].
45.6656, 8.08179

Superficie è la membrana del tamBuro, simbolo del primordiale rapporto tra uomo e suono, corpo e movimento – potente impulso di armonia.

Piedicavallo festival

Beatrice Zito nasce a Penne nel 1997. Consegue la laurea di primo livello in Grafica presso Accademia di Belle Arti di Urbino (2020). Frequenta il biennio Fotografa e linguaggi della comunicazione visiva (2020) e il corso di Editoria visiva (2022) presso Cfp Bauer di Milano. Nel 2021 con Edoardo Montaccini forma Tetau, duo artistico attivo nell’ambito della ricerca visiva. La sua indagine si basa sull’utilizzo di processi quali decontestualizzazione e sedimentazione in quanto attuazioni di possibilità.

Curatori: 
Edoardo Fumagalli
Marta Morino

2021. 
Libro di 124 pagine sviluppato durante SIMBIOSI - Residenza Artistica 2021 di Piedicavallo Festival.
29,7 x 22,0 x 1,0 cm

Sedimenti è una raccolta di indici testuali, grafici e fotografici in quanto tracce di registrazione del reale. Il progetto è emerso attraverso il contatto con il territorio di Piedicavallo (BI) che, interpretato come archivio di informazioni, ha rappresentato uno spazio nel quale prelevare il materiale decontestualizzato nell’oggetto libro. L’organicità degli indici verte sull’utilizzo di dispositivi altri dall’umano, dotati di una sensibilità distinta dalla nostra percezione. L’obiettivo di tale ricerca non è dunque l’analisi dei dati raccolti, quanto l’atto in sé del registrare.


piedicavallo festival 2o22

XXXII ediZioNe

Superficie è la membrana del tamBuro, simbolo del primordiale rapporto tra uomo e suono, corpo e movimento – potente impulso di armonia.

EVENTI

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LUOGHI

Tempio Valdese

Teatro Regina Margherita

Parco Ravere

Palazzo La Marmora

Area Free Camping

Circolo di Montesinaro

Ruers

Rifugio Madonna della Neve

Santuario di San Giovanni d’Andorno

Circolo di Rosazza

Rifugio Monte Marca

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RESIDENZE ARTISTICHE

SEDIMENTI