Se la parola chiave di Piedicavallo Festival di quest’anno è mappature, gli eventi in musica che verremo a proporre li penseremo appartenenti ad una vera e propria geografia sonora, territori da esplorare con l’ascolto e l’immaginazione. Attraverseremo radure, mulini e ruscelli e condivideremo i turbamenti di un giovane viandante nel ciclo di lieder “Schöne müllerin” di Schubert. Le danze, le conversazioni in salotto, gli intrighi a Vienna, Parigi, Londra, nelle sonate e trii di Mozart e Haydn nonché l’anelito alla libertà beethoveniano, nel trio con pianoforte op.97 “Arciduca”. La follia romantica di Schumann nei fiabeschi Märchenbilder per viola e pianoforte, i preludi di Chopin “…ruderi, penne d’aquila…”. Evocheremo l’opera e le divinità del belcanto in teatro, ma anche fra pascoli e alture (Oasi Zegna) con un ensemble di fiati. E poi cabaret e varie amenità metropolitane nel pariginissimo sestetto di Poulenc, nonché gli echi drammatici della seconda guerra mondiale nella formidabile sonata no.1 per violino di Prokofiev. Corollario al repertorio “colto”, il jazz raffinato di giovani e già affermatissimi talenti italiani. Questo e altro nell’offerta del Festival 2024 che cerca di non trascurare alcun anfratto della geografia complessa e mai completamente esplorata della musica tutta, “classica” e non.
Alessandro Commellato – Direttore Artistico Sarv